Da Villafranca al Campidoglio con la Raggi

Cettina Caruso ha origini messinesi e, da oggi, insieme a Virginia Raggi siederà in Campidoglio. Da attivista storica del Movimento 5 stelle romano, quando si chiamava ancora “Amici di Beppe Grillo” da oggi consigliere in Campidoglio.

Cettina, Cettilia per gli amici siciliani, ha sempre trascorso, sin da quando era piccola, parte delle sue vacanze nel paesino tirrenico di Villafranca, lo stesso che ha dato i natali alla madre, maestra a Rometta per diversi anni e che molti ricordano ancora. Nel messinese, insieme ai cugini e agli amici, Cettilia ha vissuto momenti di spensieratezza e alcuni amici, che siamo andati a sentire, la ricordano quando, universitaria, viveva amori e giornate al mare anche nelle zone di Rometta.

Cettilia, cosa ricordi con piacere di Villafranca?

Senza dubbio l’Arena Cannizzelli, un cinema all’aperto di Villafranca che tutti i ragazzi degli anni 60 e 70 frequentavamo all’epoca. Questo cinema, purtroppo oramai chiuso, per me ha rappresentato un universo magico. Mi ricordo che una scritta campeggiava sullo schermo, io ero piccola e non sapevo leggere allora chiesi a mio nonno di leggerla per me: L’arte ricrea la vita ed affina gli animi, credo che questa frase abbia poi determinato e condizionato tutto il mio sviluppo e il mio amore per la cultura, l’arte e la creatività. Questa è una frase che da bambina vedevo tutte le sere e ogni sera chiedevo a mio nonno di leggerla per me.

Il ricordo dell’Arena Cannizzelli li ho trascritti in un racconto che ha vinto il primo premio a Roma per un concorso letterario intitolato L’estate romana. Tempo fa ho donato alla Biblioteca del comune di Villafranca Tirrena il volume intitolato “L’estate romana” dove c’è questo mio racconto, intitolato Cine porto.

Da attivista del Movimento non ha solo ideato e organizzato le prime Riunioni Accoglienza del Movimento 5 stelle ma ha anche partecipato alla nascita e l’organizzazione della “Lista Civica Amici di Beppe Grillo” nelle elezioni amministrative di Roma 2008 in cui però non si è candidata.

Adesso era il momento giusto. Così la nostra Cettilia ha scelto di scendere in campo insieme a Virginia Raggi, dopo avere collaborato per tre anni con il vice presidente della Commissione Bicamerale sul ciclo illecito dei rifiuti portavoce del M5S Stefano Vignaroli.

Carica di Passione ed entusiasmo Cettilia ha sempre creduto fin dall’inizio nelle idee del Movimento, che le ha permesso di realizzare quello che in gioventù era uno slogan famoso: “Siamo realisti: vogliamo l’impossibile”.

Qual è il tuo rapporto con Virginia Raggi?

“Virginia è stata dal 2012 un’attivista del mio stesso Municipio quindi ci siamo conosciute durante le riunioni settimanali e le attività sul territorio. Ho potuto conoscerla meglio durante la campagna elettorale del 2013, occasione nella quale è stata eletta consigliera. Il nostro rapporto è da subito stato affettuoso e spesso mi è capitato di darle alcuni consigli per il figlio su alcune furbizie educative. Virginia è una persona molto garbata e dolce ma ti assicuro, come si è visto in campagna elettorale, è anche risoluta e determinata”

Cettilia, dal 1995 docente in una scuola pubblica primaria della periferia di Roma nord, adesso è in pensione, ma da buona insegnate parla di educazione e sono consigli da seguire i suoi visto che ha accumulato straordinarie esperienze professionali.  Ha insegnato infatti alla Scuola Europea a Bruxelles, dove è stata anche rappresentante dell’Italia presso il Consiglio d’Educazione (organo formato da docenti e genitori di tutte le nazionalità, con la finalità di promuovere iniziative che favoriscano la realizzazione di una cultura autenticamente europea). E’ stata inviata in missione presso le scuole italiane a Nairobi (Kenia) e Kampala (Uganda) e ha anche insegnato presso la Scuola italiana di Parigi. A Bruxelles ha anche portato avanti per la prima volta dei progetti pilota per l’inserimento di bambini disabili nella Scuola Europea, che fino allora li escludeva.

Cosa pensa Cettilia, da docente, della scuola pubblica?

“In questi ultimi anni, come molti insegnanti e genitori, ho assistito impotente al degrado progressivo della nostra scuola pubblica, sia dal punto di vista culturale-didattico che da quello delle strutture e dei servizi. Tutto ciò mi ha spinto ad attivarmi in prima persona e ad entrare nel Movimento fin dalle origini.

La curiosità intellettuale, l’impegno civico e sociale, la caparbietà e la passione a portare avanti i progetti in cui credo, hanno sempre caratterizzato la mia vita. Sono una donna che ha studiato, lavorato e lottato da sempre per creare una società più equa.” 

Cosa ti viene in mente quando pensi alla Sicilia?

Barbara, penso inevitabilmente a quello che era negli anni sessanta: il mare pulito, i prati, i giardini e quello che nel corso degli anni è diventata, una colata di cemento. Questo pensiero mi rattrista e mi ricordo le parole di mio padre “Sono partito dalla Sicilia perché penso che questa terra non ha speranza e non ha futuro.” Io, invece penso e spero che, quello che è accaduto in questi anni, non debba più succedere.  

 

 

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