Il pilone della discordia

Ieri un Consiglio Comunale monco ha conferito la cittadinanza onoraria al Prof. Maurizio Scarpari. Il Consiglio privo della minoranza si è raccolto, mortificato, intorno all’ assenza dell’illustre ospite e, una giornata che sarebbe dovuta essere di festa e condivisione dei valori civili, è diventata una pagina triste della politica di Venetico. Gli applausi il Professore non li ha sentiti, neanche le scuse pubbliche del Sindaco e l’elenco dei meriti culturali citati dal Presidente del Consiglio. Le infinite doti, a tutti manifeste, che hanno reso meritevole il Professore di un tale riconoscimento non avrebbero potuto lasciare alcuno indifferente, ma nessuno c’era. Venetico non può che orgogliosamente, seppure in silenzio, accogliere con gioia e gratitudine la presenza di uno studioso di tale spessore nel proprio territorio e cogliere l’occasione di potersi confrontare con lui. La domanda nasce spontanea: perché la cittadinanza onoraria allo sportivo Nibali è stata conferita con tanto di festeggiamenti e applausi mentre quella del professore Scarpari ha avuto bisogno di una seconda seduta del Consiglio Comunale e rischiava addirittura di saltare?

Perché l’insigne sinologo, benemerito docente presso l’Università Cà Foscari di Venezia, apprezzato per le sue qualità culturali, morali e umane ha commesso un errore: ha lottato! Ha lottato a spada tratta e senza maschera contro una multinazionale come Terna commettendo però l’ingenuità di volere difendere, oltre che un principio, un territorio che non voleva essere difeso, un paese che non ha evidentemente accettato che siano emerse, nelle lotte del professore Scarpari, le negligenze dei propri rappresentanti. La minoranza del Consiglio Comunale era dunque assente per questo? Illazioni!
Certo, però alla domanda innocente della sottoscritta ad un sostenitore della minoranza, presente ieri al Consiglio tra il pubblico, del perché i “suoi” avevano scelto nella seduta precedente di uscire dall’aula consiliare e il giorno dopo di non presentarsi, la risposta è stata: “Che si dà la cittadinanza per un palo?”
Potrei avere sentito male, ma inequivocabilmente ho percepito il disprezzo e il disappunto dal tono e dalla gestualità della persona e ho compreso dalla risposta confusa di altro consigliere di minoranza incontrato fuori che, contribuire al conferimento della cittadinanza all’illustre sinologo, avrebbe significato per alcuni il riconoscere le proprie mancanze.

Diversamente, se erra dal vero il mio pensiero, il non partecipare al conferimento della cittadinanza solo per loro beghe politiche interne, come sembra intuirsi dal messaggio pubblico scritto da un altro consigliere ancora sul suo profilo Facebook, manifesterebbe l’incapacità dei politici di Venetico di scindere l’azione politica dall’azione civica. Significa non sapere porre, al di sopra di loro stessi, il ruolo che ricoprono.

Certo l’amministrazione promotrice del riconoscimento non ha, negli anni, contribuito alla costruzione di un dialogo politico e civico e non è priva di responsabilità.

Professore Scarpari, avremmo dovuto organizzare una festa, avremmo dovuto farle incontrare gli alunni delle nostre scuole. Avremmo potuto, ascoltandola, trovare linfa per lottare, sempre con energia, contro le ingiustizie. Avremmo potuto sentire cosa aveva da dirci, sulla Cina, sull’Italia, sulla sua Venezia e sulla, ora anche sua, Venetico. Lei che a Venetico non è nato ma che l’ha scelta forse poteva contribuire a fare crescere il nostro amore per questo piccolo e bel paese. Avremmo potuto … ma non lo abbiamo fatto.
Impareremo ad ascoltare, a non nascondere i nostri errori ma a correggerli, impareremo a smettere di fare guerriglia paesana e a partecipare alla vita politica con correttezza e umiltà.
Impareremo, almeno spero.

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Un pensiero riguardo “Il pilone della discordia

  • 1 Febbraio 2016 in 17:12
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    Barbara, condivido in pieno il tuo dispiacere per quanto accaduto ieri in Consiglio Comunale, anche perché il professore Scarpari ha dato e fatto molto per Venetico.
    Inoltre, mi chiedo come mai la cittadinanza era assente come pure le Associazioni di Venetico?
    Come è possibile che a Venetico, dove molti si ritengono intellettualmente validi non riconoscono le qualità culturali, politiche ed umanistiche del professore?
    Io posso assicurare che il confronto e quindi il dialogo con il professore Scarpari non può far altro che migliorarti.

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